Cicalcrack
L’inverno a seguirsi fu più difficile ancora per la Cicala: freddo, fame e non avere una tana sulla testa la portarono a vagabondare, non più per vedere il mondo, ma nel tentativo di elemosinare qualche avanzo, con scarsi risultati. Lo sappiamo, la laboriosa formica era troppo impegnata per considerare chi prima aveva pensato ad oziare e di rado in quella stagione usciva dal caldo formicaio, dove rimaneva a godersi il frutto di tanto lavoro.
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